Unione Valmarecchia, l’obiettivo resta superare l’attuale assetto a 10 Comuni

Unione Valmarecchia, l’obiettivo resta superare l’attuale assetto a 10 Comuni

 

In questi giorni stiamo assistendo all’emergere del dibattito sulle Unioni di Comuni. Come lista abbiamo sempre considerato questo tema di importanza cruciale, in quanto Santarcangelo ha delegato materie decisive, che incidono fortemente sui principali servizi che un’amministrazione pubblica deve garantire alla cittadinanza.

Riteniamo che proprio la qualità dei servizi ai cittadini debba essere il focus di questo dibattito, a otto anni dalla legge regionale 21 che ha definito gli ambiti ottimali e le tipologie di gestione associata.

Siamo assolutamente convinti, al punto di considerare questo elemento come imprescindibile nel dare vita all’attuale coalizione di maggioranza a Santarcangelo, che sia necessario ripensare e riformare di conseguenza l’attuale assetto dell’Unione Valmarecchia.

L’esperienza a 10 Comuni ha mostrato limiti e potenzialità di una gestione associata: riteniamo sia giunto il momento di creare le condizioni per sopperire ai primi e valorizzare le seconde, lasciando da parte le visioni politiche di partito e procedendo con la lungimiranza amministrativa che ogni Giunta coinvolta deve saper esprimere in maniera concreta.

L’Unione Valmarecchia ha approvato un Documento unico di programmazione nel quale si esprime la volontà di richiedere alla Regione la revisione dell’ambito ottimale, creando le condizioni per formare due nuove Unioni (alta valle e bassa valle, per capirci).

Siamo comunque convinti che debba rimanere un legame tra le due, attraverso convenzioni, accordi quadro o altri strumenti, creati però solo al fine di promuovere l’idea di una vallata accomunata non per forza da tutti i servizi, ma esclusivamente da quelle tematiche che presentano le condizioni per una visione sostenibile e la realizzazione di servizi in un ambito a 10 Comuni.

Per questo riteniamo di poco interesse le dispute partitiche tra le diverse fazioni e pretendiamo che sia dato seguito all’accordo elettorale santarcangiolese, che prevede il superamento dell’attuale Unione a 10.

Confidiamo nel lavoro che in questo primo anno di legislatura stanno portando avanti Patrick Wild, nostro consigliere anche in Unione, e Danilo Rinaldi, assessore al quale è stata conferita anche la delega all’Unione dei Comuni.

Sappiamo che un gruppo tecnico formato da dipendenti dell’Unione e di alcuni Comuni sta lavorando assieme alla Regione a un documento che possa declinare le necessità sopra espresse in dati e azioni propedeutiche: aspettiamo dunque le risultanze di tale lavoro per poter continuare questi ragionamenti con maggiore concretezza e sollecitare le azioni amministrative necessarie.