L’intervento del consigliere Wild su assestamento e DUP

L’intervento del consigliere Wild su assestamento e DUP

 

Nel Consiglio comunale di giovedì 28 novembre sono stati approvati l’assestamento generale di bilancio e il documento unico di programmazione, oltre a diversi altri punti all’ordine del giorno.

Nel suo intervento relativo all’assestamento, il consigliere Wild ha evidenziato come il recupero di 440.000 euro di gettito pregresso in più rispetto alla previsione iniziale rappresenti una risorsa per i servizi a beneficio di tutta la cittadinanza. Importanti anche le entrate complessive derivanti dai contributi sovraordinati per progetti culturali consolidati e nuovi, che richiamano la necessità di organizzare ancora meglio l’ente per intercettare questi fondi con progetti già pronti all’uscita dei bandi. L’augurio infatti è quello di poter ampliare il sostegno a progetti meritevoli come quelli dedicati alla memoria.

In direzione di una migliore organizzazione del Comune vanno anche i fondi destinati agli incarichi tecnici e al nuovo servizio di accoglienza e centralino, mentre i fondi statali destinati a ridurre le rette degli asili nido si tradurranno in una minore spesa per le famiglie. Dopo aver espresso apprezzamento per il riequilibrio dei trasferimenti all’Unione dei Comuni, il consigliere Wild ha concluso il suo intervento auspicando che i fondi stanziati per la redazione del PUG siano solo il primo passo verso l’approvazione di questo importante piano.

Il punto più rilevante del Documento Unico di Programmazione – articolazione delle Linee di mandato precedentemente approvate – è invece il fabbisogno personale, che prevede alcune assunzioni con un “saldo positivo” nel 2020. Anche in questo caso, ha detto il consigliere Wild, si tratta di un primo passo per far fronte alle necessità della struttura comunale, che andrà integrato tenendo conto delle “cessazioni volontarie” con Quota 100, delle assunzioni previste in Unione per i servizi delegati (polizia locale, servizi sociali, ecc…) e dell’effettiva capacità assunzionale dell’Ente, programmando le scelte con un respiro sempre più ampio.

Rispetto all’ordine del giorno presentato dalla Lega, che chiedeva al Consiglio di prendere le distanze da quanto accaduto il 10 novembre scorso in occasione della visita a Santarcangelo di Matteo Salvini, il consigliere Wild ha espresso la contrarietà del gruppo rilevando come il testo fosse una ricostruzione di parte non avallabile dal Consiglio. Vi si citano, infatti, associazioni e realtà organizzate con il solo fine di screditarle, perché in realtà alla manifestazione hanno partecipato persone singole in modo libero e spontaneo. Se si proponesse un odg in Consiglio per ogni episodio del genere, ha aggiunto il consigliere Wild, si dovrebbe cominciare dalle offese pesanti che compaiono ogni giorno su pagine e gruppi locali dei social network, senza considerare che è opportuno prima di tutto chiedersi chi abbia contribuito a creare e alimentare l’attuale clima di esasperazione e intolleranza.

Dopo aver espresso il disappunto del gruppo per l’uscita dell’opposizione dall’aula, il consigliere Wild ha manifestato condivisione piena per la mozione relativa alle strade scolastiche, scritta sulla scorta di obiettivi e presupposti che rappresentano il fulcro del programma di coalizione e delle linee di mandato. PenSa-Una Mano per Santarcangelo auspica una pedonalizzazione integrale delle aree a ridosso delle scuole, oltre alla realizzazione di percorsi ciclo-pedonali protetti di collegamento tra centro e frazioni. Interventi come questo, infatti, non dovranno rimanere isolati, ma avviare un cambiamento radicale nella concezione dello spazio urbano basata sulla sostenibilità attraverso una pianificazione complessiva, che ha nel PUG il suo strumento naturale.

Ultimo atto approvato dal Consiglio, l’odg relativo al contrasto della violenza di genere, rispetto al quale il consigliere Wild ha sottolineato l’importanza dell’azione educativa citando le linee guida del Miur per le scuole. Allargando lo sguardo alla società è necessario intraprendere anche un lavoro culturale più ampio, se è vero che per le donne resta particolarmente difficile denunciare le violenze e che molto persone hanno una visione stereotipata del problema, come dimostra un recente sondaggio Istat. Spesso la violenza fisica è l’ultimo gradino di una scala che comincia dal linguaggio – ha concluso il consigliere Wild – sul quale è necessario mantenere alta l’attenzione.