Lavoro

L’economia santarcangiolese si caratterizza per settori trainanti come l’artigianato, il commercio e la ristorazione, che al pari di altri risentono dei cambiamenti globali in forte evoluzione all’indomani della pandemia.

 

Per farvi fronte occorrono politiche pubbliche di sostegno alle imprese con l’impiego di risorse continuative: tra le azioni possibili, promuovere le opportunità esistenti come finanziamenti e bandi, sostenere lo sviluppo di strumenti di e-commerce già avviati da diverse realtà, prevedere incentivi alle attività collocate nelle frazioni e ampliare gli spazi dedicati al co-working.

 

La dignità del lavoro deve restare al centro dello sviluppo economico, a partire dagli inserimenti per persone svantaggiate, da incrementare in coordinamento tra servizi sociali e associazioni di categoria: oltre a reperire finanziamenti sovracomunali dedicati, si dovranno ricercare imprese disponibili all’avviamento di un rapporto di lavoro al termine del tirocinio.

 

Il centro commerciale naturale, anima dell’economia santarcangiolese, va sostenuto nelle sue caratteristiche di piccolo esercizio di vicinato con peculiarità artigianali specifiche, con un mix di misure dedicate per uno sviluppo turistico sostenbile, nuovi investimenti in eventi, mercati e fiere, mantenendo costante l’attenzione alla convivenza tra attività e residenti del centro storico.

 

Oltre a dare continuità alle azioni già intraprese, come il suolo pubblico destinato ai negozi per l’esposizione, occorre migliorare e ampliare le possibilità di sosta (segnalando meglio i parcheggi esistenti e prevedendo la sosta breve gratuita), implementare l’arredo urbano a partire dai servizi igienici pubblici e valutare misure per facilitare il riutilizzo dei locali sfitti.

 

La valorizzazione delle eccellenze che ha portato all’istituzione dell’Albo per le botteghe storiche e al riconoscimento della cipolla dell’acqua come Presidio Slow Food va consolidata con specifiche misure di sostegno ad attività meritevoli di tutela, da estendere alle frazioni per mantenere e sviluppare luoghi e iniziative di aggregazione come i mercati di quartiere.

 

Per quanto riguarda il comparto industriale, la nostra volontà è di non costruire nuove aree produttive come il Triangolone, ma seguire le linee guida regionali sul riuso e la riqualificazione di stabilimenti esistenti (Oleificio, Buzzi, Corderie, ecc), vincolando inoltre trasformazioni o cambi di destinazione d’uso a un’approfondita valutazione sull’impatto delle nuove attività economiche.

 

Obiettivi raggiunti:
• valorizzazione delle eccellenze, dalle botteghe storiche alla cipolla dell’acqua
• sostegno al commercio con occupazione di suolo pubblico per esposizione