Cultura

Il lavoro svolto in questo ambito deve proseguire rafforzando l’identità artistica e la rilevanza culturale delle grandi manifestazioni, a cominciare dal Festival, allargando l’offerta alle frazioni e a nuove forme d’arte, valorizzando i contenitori esistenti e chi produce cultura sul territorio.

 

10.1 Politiche culturali

 

La storia di Santarcangelo si caratterizza profondamente per le arti e la produzione culturale: il futuro della città che ha dato i natali tra l’altro al Circolo del Giudizio e al Festival Internazionale del Teatro in Piazza non può prescindere dalla centralità e dalla valorizzazione delle arti.

 

In questa cornice, le prossime politiche del settore dovranno prefiggersi un obiettivo ben preciso: l’abilitazione culturale dei nuovi talenti che spiccano nel territorio. Perché l’abilitazione, che è innanzitutto riconoscimento di valore, è condizione necessaria per ogni politica di sviluppo.

 

La vera sfida per un’amministrazione che abbia a cuore lo sviluppo culturale è anteporre la produzione di nuovo valore alla semplice rendita del valore già acquisito, per non correre il rischio di congelare l’immaginario della comunità e accumulare ritardo rispetto al presente.

 

Un’amministrazione abilitante deve saper individuare le professionalità che operano nel territorio, rinnovando continuamente tale ricognizione; tendere la mano agli operatori qualificati che tentano di emergere; coltivare un’alleanza strategica per accrescere il patrimonio culturale della comunità.
Questo comporta un’elasticità d’azione – eventi multidisciplinari, rassegne, concorsi d’idee, proposte di collaborazione con enti culturali, premi a cadenza pluriennale, ecc – a sostegno di ciò che si agita nelle varie espressioni artistiche e culturali del territorio.

 

Anche il Festival può giocare un ruolo decisivo in questa strategia di valorizzazione territoriale. La sua indubbia rilevanza internazionale, infatti, non comporta la rinuncia a un continuo miglioramento del Festival, inteso sia come prodotto culturale che come produttore di cultura.

 

Posto che la politica non può né deve imporre o condizionare i contenuti e la filosofia delle iniziative culturali, attraverso il Festival si può realizzare una saldatura tra esperienze artistiche nazionali, internazionali e valorizzazione di quelle più alte e innovative maturate a livello locale.

 

La cucitura con gli attori socio-culturali del territorio è solo un aspetto di un rinsaldamento – quello con la cittadinanza – che passa anche attraverso l’allargamento e la diversificazione del pubblico, oltre che da una comunicazione di programmi e contenuti più orientata alla comunità locale.

 

Il teatro, come la poesia, in questi anni è stato al centro di un lavorato culturale mirato e di qualità. Nel prossimo futuro è auspicabile promuovere progetti mirati a far emergere e avvicinare alla cittadinanza altre forme espressive (musica, pittura, scultura, street art, ecc), valutando inoltre l’opportunità di creare un brand unico per le iniziative culturali di Santarcangelo.

 

Ferma restando la necessità di continuare a valorizzare le iniziative nel centro cittadino, inoltre, riteniamo indispensabile allargare l’offerta culturale alle frazioni. Anche la cultura, infatti, è un bene comune che non può essere privilegio riservato a una ristretta porzione del capoluogo.

 

Avviando collaborazioni con realtà già esistenti sul territorio, associative e non, si potrà valutare la possibilita di dar vita non soltanto a iniziative isolate, ma a rassegne anche itineranti seguendo l’esempio di tanti “festival delle periferie” in corso da anni in altre città d’Italia.

 

Una politica culturale di ampio respiro, infine, passa dalla valorizzazione delle strutture esistenti:

 

a) Biblioteca Baldini: un punto di riferimento per la città, che può diventare un vero e proprio community hub con alcune migliorie, come l’ampliamento dell’orario di apertura e il completamento del progetto originario con un giardino più fruibile e il caffè letterario.

 

b) Museo Storico Archeologico: l’incremento di visibilità e di presenze degli ultimi anni – dovuto soprattutto agli eventi dedicati all’arte contemporanea – dovrà essere sostenuto proseguendo nella stessa direzione e valorizzando al massimo gli spazi non ancora pienamente utilizzati.

 

c) Museo Etnografico: è urgente procedere con i lavori di ripristino e messa in sicurezza per riaprirlo al pubblico quanto prima, riflettendo al contempo sul suo ruolo futuro. Per conformazione e posizione, infatti, il Met ha tutte le potenzialità per diventare un polo culturale e aggregativo importante quanto la biblioteca Baldini.

 

d) Supercinema: riteniamo auspicabile ogni azione utile per mantenere il Supercinema competitivo con le altre sale del territorio, da una collaborazione più stretta tra amministrazione comunale e gestore – al di là della formula – fino al ritorno delle rassegne estive all’aperto, sospese da anni, valutando eventualmente una collocazione diversa rispetto all’arena presso il Campo della Fiera.

 

e) Lavatoio: conclusi il lavoro di riqualificazione, sarà necessario valutare se il Lavatoio sia in grado di rispondere da solo all’esigenza, molto sentita dalla cittadinanza e dagli addetti ai lavori, di un vero spazio teatrale a Santarcangelo – erede del Teatro Condomini – se viceversa sarà necessario approntare a questo scopo spazi esistenti oppure progettarne di nuovi.

 

 

10.2 Attività e strutture sportive

 

La prossima amministrazione dovrà valorizzare gli spazi esistenti rendendoli fruibili in modo polifunzionale per diverse attività sportive e rivalutando l’attuale modello di gestione. Va elaborato, in parallelo, un progetto strategico di sviluppo di nuove aree e strutture, in sinergia con la programmazione urbanistica e la Consulta dello Sport.

 

Nonostante negli ultimi anni siano stati effettuati diversi interventi sulle strutture esistenti, infatti, si continua a rilevare la carenza di spazi idonei per l’attività di scuole e società del settore. Per far fronte a questa esigenza, si dovrà prevedere la costruzione di una palestra comunale, pubblica e polifunzionale, facilmente accessibile ed eventualmente attrezzata con una piscina al chiuso.

 

La presenza di una struttura del genere, oltre a rispondere alle necessità già presenti, darebbe nuovo impulso con la sua stessa presenza al movimento sportivo del territorio, con evidenti effetti tanto sulla salute quanto per l’offerta di attività destinate al tempo libero nei confronti della cittadinanza.

 

Tra le possibilità da vagliare anche quella di collocare, attraverso la pianificazione urbanistica, nuove aree sportive all’interno di zone artigianali, per poi realizzarle con il sostegno degli imprenditori interessati sull’esempio di quanto fatto in alcuni Comuni limitrofi.

 

Oltre alle strutture, resta fondamentale la promozione dell’attività sportiva con iniziative sul territorio (eventi multidisciplinari, dimostrazioni, competizioni, ecc): iniziative da realizzare con il coordinamento della Consulta dello Sport, che anche a questo fine necessita di un rafforzamento.

 

La promozione dello sport, infine, rappresenta un’opportunità non secondaria anche in chiave turistica: una comunicazione più sistematica dei percorsi naturalistici esistenti, la creazione di pacchetti dedicati in sinergia con gli operatori locali e l’implementazione di nuove opportunità escursionistiche sono soltanto alcuni spunti per lo sviluppo di un settore ancora da esplorare.

 

 

 

Ulteriori approfodimenti sulle nostre proposte per la cultura e lo sport sono disponibili nel documento allegato “Integrazione strategica tra cultura e socialità”.

Nell’allegato 1 “Insieme verso un futuro sostenibile” è disponibile un approfondimento sulle nostre proposte per la mobilità, l’ambiente, la pianificazione urbanistica e la cura del territorio.

 

L’allegato 2 “Integrazione strategica tra cultura e socialità” presenta invece maggiori dettagli in materia di scuola, giovani, cultura, sport, socialità, partecipazione e accessibilità.