Scuola

Quattro obiettivi strategici prioritari: sicurezza degli edifici, più funzionalità delle strutture per l’attività didattica, rivedere l’organizzazione degli istituti scolastici e rafforzare le relazioni tra insegnanti, genitori e alunni verso un’alleanza per rispondere ai bisogni educativi di ogni studente.

 

 

8.1 Edilizia scolastica e spazi per la didattica

 

L’obiettivo principale per quanto riguarda la scuola dev’essere la sicurezza degli edifici, a partire dal plesso Pascucci. Il primo passo in questa direzione dovrà essere l’accertamento del grado di sicurezza sismica raggiunto con gli interventi di miglioramento apportati dalle precedenti amministrazioni, affidandosi a un soggetto tecnico indipendente.

 

Nell’attesa di stabilire, in base all’esito di questo accertamento, se il trasferimento della scuola dovrà essere temporaneo o definitivo, sarà necessario mettere in campo una serie di azioni per migliorare la sicurezza degli alunni e del personale scolastico: prove d’evacuazione più frequenti, revisione di tutti gli eventi che ostacolano le uscite d’emergenza del plesso, ecc.

 

Se l’accertamento dovesse confermare l’inandeguatezza dell’edificio, si dovrà realizzare un nuovo polo scolastico, individuando attraverso la pianificazione urbanistica un luogo idoneo, che dovrà essere centrale, servito dai mezzi pubblici, raggiungibile a piedi e in bicicletta, riducendo così anche le attuali criticità legate alla concentrazione di veicoli nei pressi di piazza Ganganelli.

 

L’analisi delle vulnerabilità strutturali degli edifici dovrà riguardare di pari passo anche le altre sedi scolastiche situate nel capoluogo e nelle frazioni, insieme a una valutazione relativa alla funzionalità delle strutture destinate all’attività didattica.

 

È questo il secondo obiettivo strategico: servono più aule, un’organizzazione migliore degli spazi e ambienti didattici più attrezzati. La Pascucci per esempio avrebbe bisogno di una palestra più adeguata, oltre a un giardino destinato alle attività educative all’aperto, come gli orti didattici.

 

Un’esigenza, quest’ultima, che emerge anche in altre scuole di Santarcangelo, dove si va diffondendo la consapevolezza dei benefici derivanti dall’esperienza degli orti didattici per lo sviluppo globale della persona, specie nell’epoca di accelerazione tecnologica attuale.

 

Seguendo gli insegnamenti di Federico Moroni e Gianfranco Zavalloni («Il lavoro nella terra educa alla lentezza»), sarebbe utile favorire l’organizzazione di un gruppo di cittadini attivi disposti a metter a disposizione le proprie competenze nella composizione e manutenzione degli orti.

 

8.2 Organizzazione, relazioni e inclusione

 

La scuola però non è soltanto un edificio, ma un luogo di vita dove s’impara a essere i cittadini di domani. Scuola e formazione devono essere considerate un bene comune, intorno al quale si realizza l’interesse dell’intera comunità.

 

L’impegno per garantire il diritto allo studio senza alcuna esclusione passa anche da un rinnovamento nell’organizzazione degli istituti scolastici e da un rafforzamento delle relazioni tra insegnanti, genitori e alunni, al di là delle competenze specifiche dei diversi enti coinvolti.

 

Il terzo obiettivo strategico in ambito scolastico riguarda dunque l’ambito organizzativo, con un impegno dell’amministrazione comunale per il passaggio all’ordinamento comprensivo e la garanzia della continuità dirigenziale.

 

L’aggregazione degli istituti scolastici in un’unica struttura funzionale delle scuole materne alle medie è ormai prassi consolidata, per ragioni economiche e per i benefici pedagogici, professionali e amministrativi che comporta.

 

La realtà scolastica di Santarcangelo rappresenta un’anomalia per il suo arroccamento nel modello a circoli didattici. La nuova amministrazione, dunque, dovrà impegnare gli organismi scolastici locali in un confronto per promuovere l’adozione del modello comprensivo.

 

Un’altra sfida da cogliere sarà la partecipazione attiva alla stabilità e alla continuità della dirigenza scolastica, in particolar modo nelle scuole elementari e medie. Perché senza dirigenze stabili risulta molto difficile progettare e programmare qualunque strategia educativa.

 

Il quarto obiettivo strategico riguarda le relazioni: nel rispetto delle reciproche aree di competenza, l’amministrazione comunale dovrà farsi promotrice di un’alleanza tra scuole, istituzioni, famiglie, enti di formazione, professionisti e imprese, per alimentare un clima di collaborazione contro la sfiducia che grava sull’istituzione scolastica, sui docenti, sul ruolo dell’istruzione e della cultura.

 

Particolare attenzione e sensibilità, inoltre, dovranno essere prestate nel sostenere i progetti scolastici per lo sviluppo della socialità e del civismo, sull’educazione relazionale, sui diritti e doveri della democrazia, rafforzando il prezioso lavoro portato avanti in questi anni.

 

Tra le azioni da intraprendere anche l’organizzazione, all’interno della scuola, di incontri per i genitori su temi psicopedagogici attinenti alle varie fasce d’età, con l’intento di sostenere la genitorialità, migliorare la continuità educativa e rinsaldare la fiducia tra scuola e famiglie.

 

Ma una scuola che fa crescere è soprattutto una scuola che include tutti, indipendentemente dalle differenze individuali. Per questo sarà di importanza fondamentale l’attenzione a tutti i bisogni educativi speciali e a una didattica sempre più personalizzata.

 

Immaginiamo una scuola che lavora come una squadra dove tutti concorrono alla vittoria, dove viene insegnata la collaborazione in funzione di un obiettivo comune valorizzando i punti di forza di ciascuno, dove nessuno dev’essere lasciato indietro.

 

Per fare questo, un ente locale non può semplicemente delegare alla scuola e alla famiglia la responsabilità educativa, ma deve diventare parte attiva del sistema, promuovendo attività formative su didattiche inclusive e innovative.

 

Imprescindibile in questo senso un accurato lavoro sulle nuove tecnologie digitali, come strumenti da utilizzare e come materia d’apprendimento. Soprattutto per le nuove generazioni native digitali, infatti, una guida all’uso è necessaria anche per comprendere come selezionare contenuti di valore nella massa sempre più grande e rapida di informazioni quotidiane.

 

 

Ulteriori approfodimenti sulle nostre proposte per la scuola sono disponibili nel documento allegato “Integrazione strategica tra cultura e socialità”.

Nell’allegato 1 “Insieme verso un futuro sostenibile” è disponibile un approfondimento sulle nostre proposte per la mobilità, l’ambiente, la pianificazione urbanistica e la cura del territorio.

 

L’allegato 2 “Integrazione strategica tra cultura e socialità” presenta invece maggiori dettagli in materia di scuola, giovani, cultura, sport, socialità, partecipazione e accessibilità.