Economia

Il dinamismo economico di Santarcangelo va sostenuto con un’opera di coordinamento e sinergia, supporto alle imprese e alle persone in cerca di lavoro. Il commercio di vicinato va valorizzato nel capoluogo e nelle frazioni, in particolare con misure a favore del centro commerciale naturale.

 

6.1 Economia, lavoro e imprese

 

Il rapporto sull’economia e sul posizionamento competitivo di Santarcangelo, realizzato da Unioncamere Emilia-Romagna e presentato nel maggio 2018, ha evidenziato un tessuto economico relativamente dinamico, con buoni dati anche in merito all’occupazione.

 

Alcuni settori sono cresciuti, nonostante la crisi di questi anni; il rapporto evidenzia il comparto della sanità e dell’assistenza sociale, quello dell’alloggio e ristorazione, i servizi alla persona – con un forte incremento delle attività legate a cultura, sport e intrattenimento – oltre alla filiera della moda. Santarcangelo si posiziona bene nella filiera dell’information e communication technology, dei servizi alle imprese e del commercio, mentre è in lieve flessione in settore agricolo.

 

Lo sforzo dell’amministrazione deve essere quello di sostenere questo dinamismo, creando e mantenendo le condizioni che favoriscono la creazione e crescita delle imprese. A questo fine proponiamo di dare continuità al Tavolo del lavoro per la bassa Valmarecchia, per arrivare a definire un programma comune che metta in rete tutti i soggetti economicamente attivi del territorio, allargato a tutti i portatori d’interesse e non, anche con articolazione per settore.

 

Un’attenzione particolare va dedicata al supporto alla creazione e sviluppo di imprese, in particolare alle start-up di giovani, donne e per il reinserimento al lavoro di disoccupati: questo può avvenire promuovendo l’accesso al microcredito, creando uno sportello dedicato in collaborazione con istituti di credito e Banca Etica, attraverso convenzioni con i consorzi fidi o con la creazione di un fondo di garanzia.

 

L’amministrazione deve stare al fianco dei cittadini che hanno una passione, un’idea che tentano di praticare, per generare nuove opportunità di lavoro e crescita per il territorio, ad esempio continuando a promuovere gli spazi dedicati al co-working.

 

È necessario lavorare per ridurre le incombenze burocratiche che gravano sulle imprese e per rivedere le procedure, così da limitare i costi per il cittadino anche in termini di tempo; pubblicizzare in modo più efficace e sistematico le opportunità a disposizione delle imprese, coordinare gli strumenti urbanistici per prevedere incentivi a quelle insediate in aree non congrue o le cui strutture necessitino di ampliamenti dimensionali non compatibili, per facilitare ove possibile la ricollocazione in aree artigianali già esistenti.

 

Sul fronte del lavoro, è necessario incrementare gli inserimenti per persone in difficoltà economica grazie al coordinamento tra servizi sociali e imprese, adoperandosi inoltre per reperire finanziamenti sovracomunali destinati a progetti di inserimento e riconversione nel mondo del lavoro per coloro che ne sono fuori.

 

Per chi è stato espulso dal mondo del lavoro, ha un’esperienza maturata nella propria professione e non può usufruire di ammortizzatori sociali – circostanza oggi molto frequente – l’amministrazione comunale potrebbe dirottare finanziamenti per compartecipare a tirocini presso aziende del territorio che si rendano disponibili, al fine di verificare la possibilità di un nuovo inserimento professionale al termine dello stage. Una misura da attuare in sinergia con le associazioni di categoria, sia datoriali che dei lavoratori, sempre in base alle risorse disponibili.

 

6.2 Valorizzazione del commercio

 

Santarcangelo ha sempre avuto un centro commerciale naturale: nell’ambito territoriale in cui è collocato, con complessi commerciali di grande distribuzione sia a nord che a sud, occorre mantenere la nostra realtà legata al piccolo esercizio, con peculiarità di artigianato e sempre più specializzato la sua identità economica.

Riteniamo che la valorizzazione del centro storico e delle frazioni come luoghi caratteristici e vivibili dalla cittadinanza, sia l’elemento fondamentale tanto per preservare le attività esistenti – in particolare quelle commerciali – quanto per aumentare l’attrattività e la ricettività turistica, vero settore da sviluppare nei prossimi anni.

 

Al fine di preservare e valorizzare il centro commerciale naturale occorre:

 

a) Facilitare il riutilizzo dei locali sfitti in centro storico: sull’esempio di altri Comuni, partendo da un censimento permanente di negozi e spazi commerciali sfitti è possibile agire su più fronti, prevedendo agevolazioni IMU, COSAP e TARI per nuove attività in aree critiche, proprietari che concedono riduzioni del canone o danno in locazione immobili ad affitto calmierato (15-20% di riduzione sul canone); si possono attivare di tavoli di concertazione sull’esempio di quelli dedicati agli immobili residenziali, con agevolazioni per i proprietari aderenti, coinvolgendo le associazioni di intermediazione immobiliare per promuovere il progetto e sensibilizzare i proprietari verso l’abbattimento dei canoni d’affitto; si può inoltre istituire un fondo, cui accedere tramite bando, per l’erogazione di contributi a sostegno di interventi di ripristino strutturale o igienico-sanitario degli spazi, rivolto alle sole imprese che si insedieranno nei negozi sfitti ubicati nelle aree identificate.

 

b) Investire in mercati, manifestazioni e fiere per migliorarne l’immagine e l’attrattività ricercando sempre elementi distintivi rispetto eventi locali del circondario.

 

c) Mantenere e sviluppare i luoghi di aggregazione pubblici nelle frazioni anche promuovendo mercati ambulanti dedicati.

 

d) Migliorare e ampliare le possibilità di sosta, incentivando anche tramite revisione della segnaletica l’utilizzo dei parcheggi gratuiti all’ingresso della città e prevedendo soste brevi gratuite.

 

e) Sostenere le caratteristiche tipiche del piccolo commercio, ripristinando la possibilità di occupazione di piccoli spazi di suolo pubblico per esposizione prodotti, opportunamente regolamentati e sottoposti a controllo per mantenere decoro e gradevolezza d’insieme.

 

f) Mantenere e migliorare l’arredo urbano, implementando i servizi igienici pubblici gratuiti, da collocare in posizioni strategiche e rendere accessibili anche per le persone disabili.

 

Nei limiti delle disponibilità di bilancio si potranno attivare riduzioni dei tributi comunali anche dedicate a tipologie di attività meritevoli di tutela: terziario avanzato, attività artigianali storiche, aziende agrituristiche, attività commerciali di quartiere e vicinato in aree individuate come carenti, aziende agricole con recupero dei terreni di servizio.

 

Proponiamo infine di estendere ai piccoli esercizi commerciali il meccanismo di riduzione della TARI a fronte del conferimento al centro ambiente di rifiuti differenziati (carta, cartone, ecc ad esclusione dei rifiuti speciali), come già avviene per le utenze domestiche.

Nell’allegato 1 “Insieme verso un futuro sostenibile” è disponibile un approfondimento sulle nostre proposte per la mobilità, l’ambiente, la pianificazione urbanistica e la cura del territorio.

 

L’allegato 2 “Integrazione strategica tra cultura e socialità” presenta invece maggiori dettagli in materia di scuola, giovani, cultura, sport, socialità, partecipazione e accessibilità.