Giovani

È necessario rimettere in moto le politiche giovanili riportando in città uno o più punti aggregativi, incentivando l’iniziativa dei ragazzi e sostenendoli nell’elaborazione attiva di idee, progetti di orientamento, realizzazione personale e collettiva.

 

9.1 Politiche giovanili

 

I giovani sono cittadini in formazione: investire tempo, spazio, denaro per i giovani vuol dire promuovere lo sviluppo di risorse umane fondamentali per la sopravvivenza del modello democratico sul quale si fonda l’assetto attuale delle nostre comunità.

 

Nel lavoro delle recenti amministrazioni riscontriamo una scarsa visione e una preoccupante contrazione delle politiche giovanili sotto tutti gli aspetti, soprattutto per la fascia under 20: ricognizione delle esigenze, risposta alle istanze dei gruppi formali e informali, definizione di obiettivi strategici, investimenti economici.
Particolarmente significativa, in questo senso, la rinuncia a un centro giovani sul territorio comunale, obiettivo lungamente inseguito e finalmente raggiunto nei primi anni dello scorso decennio per poi essere vanificato. Una volta trasferito a Poggio Torriana, infatti, il centro giovani ha ridotto drasticamente la sua funzionalità e attrattiva.

 

Nel frattempo, le dinamiche relazionali tra i giovani sono profondamente cambiate, c’è tutta una socialità da ricostruire o almeno accompagnare verso forme di auto-organizzazione con sguardo ampio e programmazione definita. Perché singoli progetti di qualità – che pure non sono mancati – sono insufficienti a soddisfare i molteplici bisogni della popolazione giovanile locale.

 

Restituire il giusto impulso alle politiche giovanili significa investire nel presente e nel futuro della città anche in un’ottica di riduzione del rischio sociale. Per questo, obiettivo primario delle prossime politiche giovanili dovrà essere l’incremento di sforzi e risorse per nutrire le necessità di svago, aggregazione, fruizione culturale, formazione, partecipazione decisionale e accesso al lavoro.

 

In questa fase transitoria, prima ancora di ripristinare a Santarcangelo un centro giovani polifunzionale, è indispensabile raccogliere le energie per favorire, orientare e premiare l’iniziativa giovanile, sostenendo idee e progetti proposti dai ragazzi del territorio.

 

Parallelamente, occorre fotografare il grado d’interesse e motivazione di tutte le componenti giovanili alla partecipazione pubblica, promuovendo un coinvolgimento fondata su desideri e bisogni dei giovani, incoraggiando l’associazionismo giovanile e l’emergere di interessi e competenze specifici, stimolando occasioni d’incontro.

 

La nuova amministrazione dovrà impegnarsi a individuare spazi in grado di rispondere all’esigenza di “contenitori” per le attività di interesse giovanile, considerando che la fruizione saltuaria o “a progetto” di spazi come l’ex biblioteca comunale potrebbe rivelarsi utile in via temporanea.

 

9.2 Centro giovani diffuso

 

L’obiettivo generale delle azioni intraprese nell’ambito delle politiche giovanili sarà dare forma a una sorta di centro giovani diffuso, articolato in più spazi distaccati anziché raccolto sotto lo stesso tetto, ma concepito a partire da un progetto di comunicazione unitario: una rete di spazi e attività, con un programma aggregato e un calendario unico, che faciliti tanto la veicolazione delle informazioni quanto la permeabilità e contaminazione degli interessi.

 

In tal modo si risponde con inventiva, buone prassi e spirito collaborativo all’assenza sul territorio comunale di un centro giovani propriamente detto, superando allo stesso tempo quella concezione centralistica che richiede un’unica struttura deputata a rispondere ai bisogni dei giovani.

 

I diversi spazi individuati dovranno essere raggiungibili facilmente e autonomamente dai ragazzi. In un’ottica di ecologia degli spazi, oltre che per favorire l’aggregazione spontanea, bisognerà anche mantenere alta la cura e la manutenzione di quelli già esistenti o che nasceranno.

 

Il centro giovani diffuso dovrà dotarsi di un portale e di account social dedicati, per offrire agli utenti accesso immediato alle informazioni e ai contenuti, compresi quelli prodotti in proprio. Sarebbe auspicabile anche rispondere in modo efficace all’annosa esigenza di una sala prove musicale, vero tabù dell’azione amministrativa di Santarcangelo sulle politiche giovanili.

 

Parallelamente alla creazione del centro giovani diffuso, un obiettivo altrettanto importante sarà sostenere e intraprendere azioni specifiche per estendere l’offerta di welfare dedicato nello specifico ai giovani in sinergia con altri settori amministrativi.

 

Tra le nostre proposte, la creazione di un fondo a sostegno dei neodiplomati nell’accesso all’Università – in base al reddito e al merito – o ancora interventi mirati ad agevolare la mobilità dei ragazzi su tutto il territorio comunale.

 

Va nella stessa direzione anche l’accompagnamento dei giovani nell’elaborazione di progetti di vita, orientamento nella realizzazione personale e collettiva, attraverso programmi per l’integrazione dei ragazzi nel tessuto produttivo e commerciale, nonché forme di sostegno all’imprenditoria giovanile.

 

In questo processo di rigenerazione delle politiche giovanili dovrà attuarsi il passaggio dalle “politiche per i giovani” alle “politiche con i giovani”, riconoscendoli come incubatori d’idee per superare una governance verticale, decisa da pochi e calata dall’alto, orientata solo su aspetti ludico-ricreativi certamente fondamentali ma non più sufficienti.

 

 

 

Ulteriori approfodimenti sulle nostre proposte per i giovani sono disponibili nel documento allegato “Integrazione strategica tra cultura e socialità”.

Nell’allegato 1 “Insieme verso un futuro sostenibile” è disponibile un approfondimento sulle nostre proposte per la mobilità, l’ambiente, la pianificazione urbanistica e la cura del territorio.

 

L’allegato 2 “Integrazione strategica tra cultura e socialità” presenta invece maggiori dettagli in materia di scuola, giovani, cultura, sport, socialità, partecipazione e accessibilità.